mercoledì 7 Giugno 2023

A Latina sono pendolari anche i morti, mancano le celle frigorifere

Non ci sono i frigoriferi per i morti. Direte: ma perché servono i frigoriferi per morire? No lo sapevo, ma mi segnala la cosa Maria Viglialoro, medico legale, su fb. Sei anni fa, dicasi sei, il comune chiude le celle frigorifere dell’obitorio di Latina, per ogni bisogno ne risponde l’obitorio dell’ospedale, che ha celle frigorifere per i suoi bisogni (per chi muore in ospedale e necessita di autopsia) e che si dice disposte all’emergenza. Ma, dopo 6 anni, l’emergenza è diventata normalità e il sistema salta, non ci sono posti per ospitare le salme. A questo si aggiungono i corpi “non reclamati”, i morti che non hanno identità e che nessuno riconosce. Ma di questo in Comune neanche si parla, e non è colpa di Damiano Coletta, che tace da due anni, ma anche da quelli, commissari prefettizi e sindaco Giovanni Di Giorgi che lo hanno preceduto. Certo, è notorio, che i morti non votano, certo è notorio che neanche hanno comitati, ancor meno fanno petizioni, ma una società che non riconosce la morte, non la rispetta è inumana. La civiltà nasce dal culto dei morti, dal rispetto del trapasso, la nostra sta cancellando tutto questo. E allestire alcune celle frigorifere al cimitero non è spesa folle, non è spesa eccessiva, è un pezzo di pietà.

Il Comune di Latina ha in cassa 15 milioni di euro, fermi, ecco questo è inquietante. Abbiamo accusato Coletta di trascurare i vivi, teatro, buche stradali, scuole ma lui se ne frega anche dei morti. Qui da noi si vive male e pure da morti si sta un poco peggio.

Oggi i corpi che necessitano di celle frigorifere vengono trasferiti in altri comuni, è una vergogna. Io se fossi amministratore non ci dormirei. Basterebbe poco, basterebbe essere umani e non campioni idioti di virtù che poi tanto virtù non sono mai.

 

Lidano Grassucci
Direttore di LatinaQuotidiano fino ad Aprile 2018. Giornalista professionista, laureato in scienze politiche, è stato direttore de Il Territorio, Tele Etere, Economia Pontina, caposervizio presso Latina Oggi e autore di numerose pubblicazioni.

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